Abisso senza fine (Will Trent #5)

Karin Slaughter

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La madre di Faith non risponde al telefono e la porta di casa sua è aperta, con un'impronta insanguinata sulla maniglia. L'agente Faith Mitchell sa di dover chiedere un codice 30, anche se non l'ha mai usato prima in vita sua: assistenza per un agente in pericolo. Al centralino le raccomandano di non entrare, ma Faith non può aspettare. Questo le dice il suo istinto, e tutto quello che ha imparato all'accademia svanisce dalla sua mente nel momento in cui varca la soglia con la canna del fucile dritta di fronte a sé. Trova un cadavere e un uomo che tiene la pistola alla testa di un ostaggio, ma di sua madre nessuna traccia. Quando la polizia fa irruzione la situazione precipita e Faith diventa non solo una testimone, ma anche una sospettata di omicidio. Per trovare sua madre avrà bisogno di tutto l'aiuto dell'agente speciale Will Trent e della dottoressa Sara Linton, ex medico legale e pediatra all'ospedale cittadino. I tre dovranno mettere assieme i frammenti di un caso complicato e brutale, cercandoli nei legami più profondi e oscuri della città, tra corruzione e segreti, lealtà e promesse. Per trovare sua madre Faith dovrà scoprire la verità. O seppellirla per sempre.

Collana
TimeCrime
Ciclo
Will Trent
Anno
1 gennaio 2013
Pagine
512
Traduttore
Annalisa Biasci
Marchio Editoriale
TimeCrime
ISBN
9788834736708

Karin Slaughter

L'autore

Nata in Georgia nel 1971, Karin Slaughter è una delle regine del crime internazionale: i suoi thriller sono sempre in vetta alle classifiche con trenta milioni di copie vendute nel mondo e traduzioni in trenta Paesi. Della serie che ha come protagonista Will Trent, Timecrime ha già pubblicato L’ombra della verità, Tre giorni per morire, Genesi, Tra due fuochi e Abisso senza fine. Insignita per cinque volte (l’ultima nel 2013) del prestigioso Crimezone Thriller Award, Karin Slaughter vive e lavora ad Atlanta.
«Mi irrita il fatto che scrivere thriller sia ancora considerato appannaggio pressoché esclusivo degli uomini. La violenza continua a essere vista come un loro territorio. Da una scrittrice, ci si aspetta che narri soprattutto di legami familiari. Non vi pare un’opinione un po’ superata?» Karin Slaughter.